Tuesday, January 12, 2010

Oggi ho visto una cosa che mi ha impressionato. Ero alla fermata del bus, ordinaria attesa del mezzo. Dal minimarket accanto esce una ragazza, una donna di una trentina d'anni, ucraina forse o moldava, con un sacchetto di pistacchi in mano. Nell'aprirlo di colpo ne cadono un venti-trenta sul marciapiede. Non è un marciapiede molto pulito: ci sono cicche, cartacce, le solite cose. Lei si piega e penso che forse li vuole recuperare, col guscio non si sono sporcati, ma no: li raccoglie uno a uno coscienziosamente e li getta nel cestino dei rifiuti accanto, accertandosi che non ne resti nessuno in terra. Ho pensato che un italiano, e neppure una donna italiana, avrebbe fatto lo stesso: li avrebbe lasciati lì, o al massimo li avrebbe spostati col piede in un angolo.
Ma che razza di gente siamo se a prendersi cura di ciò di cui noi non ci sogniamo di preoccuparci (il decoro di un marciapiede) sono invece gli stranieri? Mi viene la tentazione di fare un parallelo coi vecchi, di cui non ci curiamo più ecc. ma la scaccio subito: sarebbe bassa retorica dei buoni sentimenti, e non ci credo. No, ai nostri vecchi ci teniamo, e per fortuna che ci sono le badanti, ma per tante altre cose siamo svogliati e disillusi.
Un altro pensiero che mi è venuto è che la donna ucraina temesse di poter essere ripresa da qualcuno, come la solita immigrata che viene a fare casino, e si è affrettata a rimettere ordine. Ma questo sarebbe pure peggio, e spero proprio che non sia così.